“Quale guadagno c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?”
I Vescovi italiani ricordano anzitutto che tante sono le “vite negate”, cui la nostra società preclude di fatto la possibilità di esistere o la pari dignità con quelle delle altre persone.
Eppure appare evidente che ciascuna vita, anche quella più segnata da limiti, ha un immenso valore ed è capace di donare qualcosa agli altri. Papa Francesco ricorda che “il grado di progresso di una civiltà si misura dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili”. La drammatica crisi demografica attuale dovrebbe costituire uno sprone a tutelare la vita nascente.
Nella Giornata per la vita salga dunque, da parte di tutte le donne e gli uomini, un forte appello all’impossibilità morale e razionale di negare il valore della vita, di ogni vita.